A ogni dirigente la sua newsletter

Di il 23 Dicembre, 2024
newsletter canva
Tramite contenuti specifici dedicati ai manager, i giornali possono raggiungere nicchie di pubblico facoltose e ottenere nuovi ricavi

La testata statunitense Semafor si aggiunge alla lista di quotidiani e riviste che hanno deciso di riservare dei contenuti specifici ai dirigenti di azienda. Nel caso specifico, soltanto agli amministratori delegati di società con un fatturato superiore ai 500 milioni di dollari. La newsletter si chiama The CEO Signal.

La newsletter sarà curata da Liz Hoffman, che coordina la sezione Semafor Business, e Andrew Edgecliff-Johnson, ex corrispondente del Financial Times per gli Stati Uniti, a guida del nuovo progetto.

Il prodotto, sponsorizzato da PwC, sarà disponibile solo su invito e nella fase iniziale coinvolgerà alcuni Ceo di importanti aziende. La newsletter è gratuita e sarà attiva dal prossimo 21 gennaio, quando verrà lanciata con un evento nel contesto del forum economico mondiale di Davos.

Nella fase iniziale, The CEO Signal uscirà a cadenza settimanale e avrà al suo interno interviste, approfondimenti e contenuti specifici. Dato il poco tempo a disposizione dei manager, la newsletter, specifica Semafor, punterà sulla brevità e la qualità. In futuro arriveranno anche podcast, video e altri eventi.

Carlo Castorina intervista Ben Smith

Ben Smith, direttore di Semafor.

Non solo Semafor

The CEO Signal è un esempio calzante di come i giornali stiano puntando su contenuti specifici per i manager aziendali e istituzionali. Il motivo, scrive il New York Times, sono le opportunità di guadagno che le testate possono avere rivolgendosi a nicchie facoltose.

Le newsletter, così come gli eventi dedicati e altri contenuti su misura, possono aiutare a far crescere gli abbonamenti e siglare nuove sponsorizzazioni.

Secondo l’Ad di Semafor, Julius Smith, l’iniziativa rappresenta un’inversione di rotta rispetto agli ultimi 20 anni in cui la strategia dei giornali era quella di ampliare il più possibile il proprio pubblico. Si tratta dei “Ceo delle più grandi aziende del mondo, un micromercato” che, dice, è ancora poco servito dai media.

La testata diretta da Ben Smith è uno dei tanti esempi di giornali che hanno intrapreso questa strada.

Il Wall Street Journal ha assunto Alan Murray, l’ex Ceo di Fortune Media e curatore della newsletter di Fortune, CEO Daily – un altro esempio di contenuto dedicato ai manager, con più di 140mila iscritti – per coordinare un nuovo progetto, chiamato il Dow Jones Leadership Institute.

L’istituto pubblicherà contenuti editoriali specifici – come newsletter e video – e si occuperà di altri prodotti, in primo luogo incontri ed eventi, pensati per aiutare i cosiddetti C-level, ossia i vertici delle aziende, nel loro lavoro.

Dow Jones e il Wall Street Journal offrono già servizi specifici, ad esempio negli ambiti dell’energia, sostenibilità e gestione del rischio per i top manager. L’abbonamento a questi prodotti, riservati ai membri del Wsj CEO Council – circa 675 a oggi, secondo il Nyt – costa circa 25mila dollari all’anno. Il prezzo dell’iscrizione al Leadership Institute dovrebbe essere simile.

In modo simile, anche siti come Axios e The Information hanno sviluppato iniziative esclusive per i dirigenti di azienda, con abbonamenti da circa mille dollari all’anno.

Nel caso di Axios, ai contenuti come quelli della sezione Communications Pro, curato dall’esperta di comunicazione Eleanor Hawkins, si affiancheranno presto quelli di Sara Fischer, tra le giornaliste più importanti nell’ambito dell’industria e mercato. dei media.

Non tutti i giornali, però, hanno deciso di riservare le loro newsletter sul mondo aziendale solo ai diretti interessati. Nel caso del Nyt, la famosa DealBook Newsletter di Andrew Ross Sorkin, lanciata nel 2001, è gratuita, aperta e ha raggiunto un milione di iscritti. Di certo, non sono tutti manager.

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