Con un panorama mediatico in rapida trasformazione, dominato dall’ascesa delle piattaforme social e dalla crisi dei media tradizionali, il modo in cui le persone consumano le informazioni ha un’influenza decisiva sulle loro scelte elettorali.
In un sondaggio di NBC di aprile – quando Biden era ancora in corsa – tra coloro che si informavano sui giornali Biden trionfava 70 a 21. Al contrario, tra coloro che leggevano le notizie da YouTube o Google, Trump vinceva con un 55 a 39.
I sondaggi più recenti hanno mostrato che alcuni dei maggiori cambiamenti nelle intenzioni di voto si sono registrati tra i giovani e i latinoamericani, due gruppi il cui consumo delle notizie cambia rispetto alla media americana.
Chi votano i giovani?
Secondo i dati di Per Research, i giovani sono il gruppo demografico le cui abitudini di consumo delle notizie sono cambiate più radicalmente: infatti, mentre solo il 3% degli anziani si informa tramite i social media, ben il 46% dei giovani dai 18 ai 29 anni li utilizza come principale fonte di notizie. In questa fascia, secondo i sondaggi più recenti, nel 2020 Biden ha vinto con un 60 a 36 mentre Harris ha vinto solo 55 a 42.
E i latinoamericani?
Tra i latini, la percentuale di elettori che usa i social media è cresciuta significativamente -anche a causa dall’ingresso in politica di una nuova generazione di elettori. Percentuale che ha contribuito a un cambiamento nelle intenzioni di voto, con Trump che nel 2024 ha ottenuto un maggiore consenso rispetto al 2020, passando dal 32% al 45% in questa fascia.
L’ascesa dei social come fonte di notizie
Secondo i dati del Pew Research Center, mentre nel 2020 il 23% degli adulti si informava tramite YouTube, nel 2024 questa percentuale è salita al 32%. Anche Instagram e TikTok sono state usate sempre di più come fonti di notizie: su Instagram, gli utenti che cercano notizie sono passati dal 28% nel 2020 al 40% nel 2024; TikTok invece è salito dal 22% al 52% nello stesso periodo, segno di una crescente fiducia nella piattaforma come fonte attendibile.
Un altro grande cambiamento è stato l’ingresso di X (ex Twitter), con il suo proprietario miliardario che ha deciso di puntare tutto su Trump e secondo cui con queste elezioni: “I media tradizionali sono morti. Lunga vita al giornalismo dei cittadini!”.
The reality of this election was plain to see on 𝕏, while most legacy media lied relentlessly to the public.
You are the media now.
Please post your thoughts & observations on 𝕏, correct others when wrong and we will have at least one place in the world where you can come… https://t.co/OcC3SKWHzA
— Elon Musk (@elonmusk) November 6, 2024
Inoltre, i dati di Pew Research rivelano un altro aspetto interessante. Tra i giovani, la maggior parte delle donne leggono le notizie su TikTok, mentre la maggior parte degli uomini si informano su YouTube, Twitter e Reddit.
Il pericolo di informarsi sui social media
Numerosi esperti sostengono che i social media sono più soggetti a diffondere disinformazione e tendano a rafforzare convinzioni già esistenti rispetto ai media tradizionali. Alcuni studi del 2020, infatti, hanno dimostrato che le persone che si affidano ai social per informarsi risultano meno informate.
Ad aggravare la situazione è la crisi del giornalismo locale: negli ultimi vent’anni, un terzo dei giornali locali americani è scomparso e il numero dei giornalisti è sceso del 60%. Questo vuoto informativo è stato riempito dai media poco imparziali e dai social media, entrambi polarizzanti e più predisposti a diffondere notizie non verificate, influenzando così le dinamiche politiche.