Si è svolto ieri, presso il Museo del Risorgimento, il nostro evento “Dal voto alla notizia. Come i media raccontano la nuova America”. Organizzato in collaborazione con The Story Group – Nati per raccontarti, consolidata realtà del mondo della comunicazione d’impresa fondata da Diego Lifonti nel 2007, l’incontro ha coinvolto oltre cento under 30 interessati a comprendere come i media hanno influenzato e influenzeranno l’opinione pubblica in America, e non solo.
Special guest
L’incontro ha visto la partecipazione di Andrew Spannaus, giornalista esperto di politica americana e anticipatore dell’ascesa di Trump già nel 2016, e Paolo Messa, vicepresidente di NIAF (National Italian American Foundation) e fondatore della rivista Formiche, che con le loro analisi e storie sul campo hanno discusso le sfumature e gli impatti del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
A seguire, Carlo Castorina, il nostro direttore, insieme a Ludovica Taurisano, ricercatrice di comunicazione politica, e al caporedattore di Birdmen Magazine Nicolò Villani, hanno proposto una rassegna stampa commentata degli articoli più significativi sull’esito delle elezioni, partendo dalla stampa internazionale fino ad arrivare ai nostri giornali e TV.
Visita al Museo
Al termine dell’evento, i partecipanti hanno potuto visitare gratuitamente il Museo del Risorgimento, all’interno di un percorso che lega passato e presente, storia e attualità.
“Dal voto alla notizia. Come i media raccontano la nuova America” è la dimostrazione che c’è una generazione curiosa, consapevole, che non accetta passivamente ciò che legge, ma vuole capire, approfondire, mettere in discussione.
Commenti
Carlo Castorina, direttore di Mediatrends, ha affermato:
“La straordinaria partecipazione di oggi, così come il successo dell’evento in edicola lo scorso giugno, conferma che siamo sulla giusta strada. Nel 2025 proseguiremo su questi binari, convinti che oggi sia fondamentale comprendere a fondo le dinamiche che plasmano l’opinione pubblica. L’interesse e l’entusiasmo mostrati dai giovani sono un segnale chiaro della loro volontà di andare oltre i contenuti superficiali, per approfondire e riflettere in modo critico sulla narrazione mediatica”.