Elon Musk, per far vincere Trump ogni mezzo è lecito

Di il 20 Settembre, 2024
elon musk trump
Elon Musk sta utilizzando X, la sua piattaforma social, per diffondere e amplificare la disinformazione pro-Trump

Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter) e sostenitore di Donald Trump, sta usando la sua piattaforma per influenzare l’opinione pubblica in vista delle elezioni di novembre. Recentemente, infatti, ha pubblicato alcune fake news riguardanti un allarme bomba a un raduno di Trump e amplificato le accuse infondate sugli immigrati che mangiano animali domestici in Ohio.

Sebbene i post provocatori di Musk su X non siano una novità, la rapidità con cui ha promosso queste fake news è sorprendente, considerando la sua influenza digitale e i suoi 198 milioni di follower.

Le fake news pubblicate da Musk

Uno dei post più controversi di Musk è arrivato dopo il secondo attentato contro l’ex presidente Donald Trump, in seguito al quale il capo di Tesla ha scritto in un post su X: “Strano che mai nessuno cerchi di assassinare Biden/Kamala“. Dopo le critiche ricevute, Musk ha eliminato il post, affermando che si trattava di uno “scherzo“.

Sempre in questi giorni, Musk ha condiviso un’altra bufala riguardante un presunto “informatore” che dichiarava, su un documento scritto, che il dibattito su ABC News era truccato a favore di Kamala Harris. ABC ha smentito queste voci e ha confermato che la testimonianza, piena di errori, era falsa.

Successivamente, Musk ha riportato una notizia falsa su una bomba trovata vicino al luogo di un raduno di Trump a Long Island. La polizia ha dichiarato che “i rapporti sugli esplosivi trovati sul posto sono infondati“. Anche se il post di Musk è ancora online, l’originale è stato cancellato, con una nota che chiarisce la falsità dell’affermazione. Nonostante ciò, il post ha raggiunto 4,3 milioni di visualizzazioni e oltre 9.800 condivisioni nelle prime due ore e mezza.

Musk ha poi condiviso un video in cui si confermava che il city manager di Springfield, Ohio, avesse ammesso che gli immigrati haitiani avevano mangiato animali domestici, accompagnando il post con la didascalia “Always Be Cheating News“, un chiaro attacco ai moderatori di ABC. Il video ritoccato mostrava anche un cittadino di Springfield sostenere di aver sentito delle voci sui danni agli animali domestici. Tuttavia, sia il sindaco che il city manager della città hanno dichiarato di non aver mai avuto prove a conferma di tali accuse. Il post di Musk, che ha alimentato le false dichiarazioni sugli immigrati haitiani promosse da Trump e dal suo vice Vance, ha ottenuto più di 7,9 milioni di visualizzazioni e 36.000 condivisioni, provocando numerose minacce di bombe in scuole ed edifici pubblici della città.

Poche ore dopo, Musk ha condiviso una mappa del noto statistico Nate Silver che prevedeva la vittoria di Trump. Il grafico, però, era falso: quello originale pubblicato da Silver mostra diversi stati ancora in bilico e indica che “la corsa è davvero incerta“.

X non ha risposto a una richiesta di commento sui post di Musk

Anche se Musk non è l’unico a diffondere informazioni false sulla piattaforma, è sicuramente uno degli utenti più influenti, con il potere di avere controllo sull’algoritmo (che amplifica la diffusione dei suoi post). Da quando ha acquisito Twitter nel 2022, Musk ha ridimensionato i team di moderazione e ha modificato le politiche di pubblicazione, consentendo la diffusione di disinformazione sulla piattaforma, ripristinando i profili che erano stati bloccati per aver diffuso teorie del complotto e creando incentivi economici per la condivisione di contenuti virali, compromettendo la credibilità degli account verificati. 

Sebbene Musk si presenti come un assolutista della libertà di espressione, la sua tendenza a promuovere post provenienti da voci di estrema destra e di attaccare le organizzazioni giornalistiche rappresenta un problema rilevante per gli elettori che cercano informazioni affidabili online durante un periodo elettorale già turbolento.

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