Zelf, azienda leader nell’analisi dei dati sui social media, ha recentemente rivelato che il sentiment nei confronti di Kamala Harris su TikTok è migliorato nei giorni successivi al dibattito presidenziale, passando dal 34% al 54%.
L’analisi di Zelf
L’analisi di Zelf ha esaminato oltre 30mila video su TikTok che menzionavano Kamala Harris e Donald Trump, tra il 7 e il 13 settembre, basandosi su una media tra il sentiment generato dai video pubblicati tre giorni prima del dibattito e tra quelli tre giorni dopo l’evento.
Secondo i risultati della ricerca, i video su Trump hanno generato un sentiment più negativo rispetto a quelli su Harris su tutti i temi:
- i video sui diritti delle donne hanno generato per il 96% un sentiment negativo per l’ex inquilino della Casa Bianca, contro il 94% positivo per la vicepresidente;
- i contenuti sulla questione Cina e Russia hanno generato per il 56% un sentiment negativo per Trump, contro il 51% negativo per Harris;
- i video sul tema dell’immigrazione hanno generato per il 74% un sentiment negativo per il tycoon, contro il 53% negativo per la candidata democratica, con molti post che ridicolizzavano le affermazioni fatte da Trump durante il dibattito sui migranti che mangiano animali domestici.
Inoltre, sempre secondo la ricerca di Zelf, i contenuti su Harris hanno ricevuto più visualizzazioni: nei giorni 11 e 12 settembre, sono stati pubblicati 28.054 video su Harris e 47.821 su Trump, ma i contenuti su Harris hanno ottenuto 914.039.693 visualizzazioni, rispetto agli 865.721.347 di Trump.
Parallelamente, il tycoon viene ridicolizzato per le affermazioni sui migranti, che hanno attirato molta attenzione su TikTok, per lo più negativa. Dopo il dibattito, il 74% dei video su Trump erano negativi (26% positivi), mentre il 54% dei video su Harris erano negativi (46% positivi).
Pepijn van Kesteren, CEO e co-fondatore di Zelf, ha commentato:
“Kamala Harris ha chiaramente vinto il voto popolare su TikTok dopo la sua performance al dibattito presidenziale contro Donald Trump. TikTok è un campo di battaglia elettorale molto conteso e con oltre 170 milioni di americani che utilizzano la piattaforma — il 40% dei quali la considera la principale fonte di notizie — questa è l’elezione presidenziale di TikTok.”
La delicata situazione di TikTok
Mentre TikTok si trova al centro della campagna elettorale statunitense, il social e la sua società madre, ByteDance, affrontano oggi l’inizio del processo per fermare una legge che potrebbe vietare l’app usata da 170 milioni di americani, già dal 19 gennaio. La Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia ascolterà le argomentazioni del ricorso legale contro una legge che ByteDance considera incostituzionale e in violazione del diritto alla libertà di espressione degli americani, affermando che rappresenta “una deviazione radicale dalla tradizione di questo Paese di sostenere un Internet libero“.
Secondo la Casa Bianca e i sostenitori della legge, l’obiettivo non è eliminare TikTok, ma affrontare la questione della proprietà cinese dell’app per motivi di sicurezza nazionale che riguardano la paura che la Cina possa accedere ai dati degli utenti americani o spiarli attraverso l’app.
Il presidente Joe Biden ha firmato la legge ad aprile, dando a ByteDance fino al 19 gennaio per vendere TikTok o affrontare le conseguenze del divieto, con la possibilità di estendere la scadenza di tre mesi se verranno certificati progressi verso la vendita. ByteDance ha affermato però che una cessione non è possibile dal punto di vista “tecnologico, commerciale e legale” e che, senza un intervento della corte, ciò potrebbe portare alla chiusura della piattaforma negli Stati Uniti. TikTok e il Dipartimento di Giustizia hanno richiesto una sentenza entro il 6 dicembre, per permettere eventualmente alla Corte Suprema degli Stati Uniti di intervenire prima che entri in vigore il divieto.