Grazie alla funzione di TikTok “live match”, i cosiddetti “political battlers” organizzano dei veri e propri dibattiti politici live sui due candidati alla Casa Bianca, Donald Trump e Kamala Harris.
Liam Keyes, giovane sostenitore dei democratici, ha iniziato a fare queste dirette in primavera, quando ha notato i numerosi doni in denaro che è possibile ricevere. Discutendo con diversi creator conservatori in diretta, Keyes può guadagnare da 100 fino a 1.000 dollari durante un unico dibattito, con la possibilità di arrivare fino a 7.000 dollari al mese.
Come funzionano i dibattiti politici live su TikTok
Ogni round dura cinque minuti e gli sfidanti possono continuare a ripeterli per lunghe ore. I creator parlano talvolta di questioni politiche, come immigrazione ed economia, ma per lo più ripetono le stesse frasi, come “Trump è un criminale”, “Votate Kamala” o semplicemente “Andiamo!”. Durante una battle, gli spettatori sono i giudici: possono aumentare il punteggio del loro presentatore preferito inviando regali virtuali con un valore economico, che appaiono sullo schermo sotto forma di coni gelato, balene o leoni. Quando gli spettatori inviano dei regali, i creator li ringraziano chiamandoli per nome e se i regali sono grandi, si coprono la bocca increduli o alzano le braccia entusiasti. Il creator con il punteggio più alto vince, mentre il perdente spesso deve affrontare delle punizioni in diretta, come versarsi del latte addosso o mangiare uova crude.
Il valore dei regali su TikTok
Gli utenti prima acquistano le monete TikTok e poi le usano per acquistare i regali da inviare al proprio speaker preferito. Una rosa costa una moneta, circa 1,5 centesimi, mentre il “TikTok universe” costa 44.999 monete, circa 560 dollari. Quando un creator riceve un “universo”, un banner rosso con il suo nome e quello del suo sostenitore appare in primo piano sulla diretta.
TikTok e i contenuti politici
A livello globale, TikTok sta giocando un ruolo sempre più importante nell’ospitare conversazioni politiche, infatti non è la prima volta che la piattaforma presenta questo tipo di contenuti. I creator hanno guadagnato in passato grazie ai dibattiti su Vladimir Putin contro Volodymyr Zelenskyy, Luiz Inácio Lula da Silva contro Jair Bolsonaro.
Crystal Abidin, professoressa presso la Curtin University in Australia e fondatrice del TikTok Cultures Research Network, ha detto che le battaglie in diretta sono un esempio di come i creator di TikTok combinano politica e intrattenimento per guadagnare denaro. Secondo lei, il formato del live match ha reso il contenuto politico più coinvolgente trasformandolo in uno sport di squadra. “È possibile che alcune [dirette] non siano utili per informare le persone sulla politica, ma se sono divertenti, l’algoritmo di TikTok non discrimina”.
La politica di monetizzazione di TikTok
Uno dei rischi dei live politici è che potrebbero portare a spese eccessive e a comportamenti inappropriati. A dicembre, Business Insider ha riportato la notizia di una donna di 65 anni che ha speso più di 25.000 dollari perché le piaceva essere chiamata la “principale sostenitrice”.
Inoltre, la politica di monetizzazione di TikTok stabilisce che i creator non possono monetizzare contenuti che “sfruttano questioni controverse in modo polarizzante per attirare e coinvolgere i propri follower.” Per cui i creator che “presentano solo due o più punti di vista opposti” non potrebbero guadagnare.
Un altro problema sono le alte commissioni della piattaforma. TikTok sostiene di destinare il 50% delle entrate nette provenienti dai regali, ai creator. Il social media ha reso difficile calcolare esattamente quanto guadagnano i creator da ogni regalo, e secondo gli esperti è un modo per oscurare i guadagni di TikTok stesso. La piattaforma, però, non ha commentato questa accusa.
Keyes ha detto di non essere sicuro di quanto a lungo questi dibattiti live sopravvivranno su TikTok, o se gli spettatori saranno ancora interessati dopo le elezioni di novembre. Ma finché il pubblico continua a partecipare e a mandare regali, “sarebbe stupido non provarci”.