Nelle settimane precedenti la scelta di Donald Trump sul suo vicepresidente, alcuni dei leader più influenti della Silicon Valley hanno lanciato una campagna per promuovere JD Vance, senatore dell’Ohio.
Tra questi imprenditori figuravano David Sacks, il consulente di Palantir Jacob Helberg e il miliardario Peter Thiel, ex mentore e datore di lavoro di Vance. Tutte figure che hanno spinto Trump a considerare Vance per la posizione di vicepresidente, inquadrandolo come un perfetto rappresentante dei loro interessi a Washington
L’ascesa di JD Vance nel partito repubblicano
I sostenitori di JD Vance nella Silicon Valley sono entusiasti della sua crescente influenza nel partito repubblicano. Vance è visto come colui che può opporsi a colossi industriali come Google e Lockheed Martin, che, secondo loro, soffocano l’innovazione, contrariamente a start-up dinamiche (come le loro) che sono viste come promotrici degli interessi nazionali.
L’endorsement di questi imprenditori è diventato ancora più evidente nel momento in cui l’ascesa della vicepresidente Kamala Harris ha rinvigorito molti “tech leader”.
Peter Thiel e il ruolo cruciale di JD Vance
Per Peter Thiel (co-founder of PayPal, tra le altre cose), la candidatura di JD Vance rappresenta la realizzazione di una scommessa fatta dieci anni fa. Thiel ha accolto Vance, laureato di Yale con origini nella Rust Belt, come suo protetto, affiancandolo a figure di spicco come Sam Altman di OpenAI. Vance ha attirato l’attenzione della Silicon Valley con la pubblicazione della sua biografia, “Hillbilly Elegy”, nel 2016, nel quale ha evidenziato la sua storia di outsider e il suo background nella classe operaia dell’Ohio.
Thiel ha contribuito a incrementare la fortuna di Vance, finanziandone la carriera politica e supportandone la vittoria del seggio in Senato nel 2022. Sebbene Thiel sia stato inizialmente deluso dalla disorganizzazione dell’amministrazione Trump e dalla scarsa attenzione verso scienza e innovazione, la nomina di Vance sembra riavvicinarlo all’ex presidente, in un periodo cruciale per il settore tecnologico.
Il potenziale impatto di JD Vance nell’industria tecnologica
A differenza dell’amministrazione Biden, che ha irritato molti imprenditori della Silicon Valley con tentativi per regolamentare il mondo delle criptovalute e dell’intelligenza artificiale, Vance potrebbe contribuire a trasformare l’industria tecnologica in un motore del capitalismo. Con Trump alla Casa Bianca e Vance come vicepresidente, si aprirebbe una significativa opportunità per rafforzare la presenza di queste figure all’interno del governo.
Personaggi chiave della Silicon Valley, come Elon Musk, hanno già espresso il loro sostegno al tycoon, donando ingenti somme a PAC pro-Trump. Se Trump dovesse ritornare alla Casa Bianca, Vance avrà senza dubbio un ruolo determinante nel rimodellare le politiche tecnologiche e ampliare l’influenza del settore all’interno dell’amministrazione.
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