Il 2024 ha segnato un anno particolarmente impegnativo per l’industria dei media americani, con un aumento dei licenziamenti e delle misure di riduzione dei costi nonostante l’impennata nelle visualizzazioni di notizie negli ultimi mesi. Secondo i dati di Challenger, Gray & Christmas, Inc., il taglio di posti di lavoro nelle società di news è aumentato del 14,6% rispetto all’anno precedente.
Quest’anno elettorale, tradizionalmente un periodo profittevole per il settore dell’informazione, ha visto numerosi eventi di rilievo, dalla condanna dell’ex presidente Trump nel processo di Stormy Daniels al suo attentato e al ritiro di Biden dalla corsa presidenziale. Episodi che hanno sensibilmente aumentato il traffico verso i siti di notizie e il numero di telespettatori e abbonati.
Il pubblico è ancora fortemente interessato alle notizie politiche
La CNN, ad esempio, ha registrato un picco di ascolti durante il dibattito del 27 giugno, lo stesso per Fox News durante il congresso nazionale repubblicano (RNC). Dall’altro lato, il Washington Post ha rilevato un incremento sostanziale negli abbonamenti, segno che il pubblico è ancora fortemente interessato alle notizie politiche.
Tuttavia, il traffico web verso gli siti di notizie è ancora inferiore rispetto ai livelli pre-pandemia, con solo i grandi eventi che riescono a portare i lettori sopra i livelli del 2019. La dipendenza degli editori dai picchi di lettori durante gli anni elettorali è rimasta quindi una costante, oggi aggravata dal fatto che i social media (Facebook in primis) si stanno gradualmente allontanando dal business delle notizie.
L’interesse rimarrà presumibilmente elevato per il resto del ciclo elettorale, ma le prospettive future dipenderanno dall’esito delle elezioni. Una presidenza Trump potrebbe continuare a alimentare il ciclo di notizie, mentre una vittoria di Kamala Harris potrebbe portare a un mandato meno tempestoso.