L’intelligenza artificiale come strumento per generare e diffondere fake news in modo automatizzato desta sempre maggiori preoccupazioni nel mondo dell’informazione. Gli algoritmi possono essere utilizzati per creare testi falsi, foto manipolate o deepfake (video manipolati in cui l’AI simula la voce e il volto di un personaggio pubblico a sua insaputa) che sembrano autentici. Diversi studi e sondaggi hanno evidenziato che le fake news sono molto diffuse anche in Italia e possono variare notevolmente in termini di contenuto e impatto.
Uno studio sulle fake news dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi
Recenti casi di disinformazione hanno coinvolto personalità di spicco come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta.
Nel corso dell’ultimo anno, il 62% degli italiani ha scoperto di essere caduto vittima di fake news online, mentre il 55% ha visto deepfake. Dati che emergono da uno studio condotto dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per Repubblica, che evidenzia come la maggioranza degli italiani ritiene che la Russia sia responsabile principale della diffusione di notizie false con obiettivi politici.
Le percentuali del sondaggio
Nonostante il 62% degli italiani abbia riconosciuto almeno una volta una notizia falsa e il 55% un video manipolato, il 59% ha inizialmente creduto che il contenuto fosse vero, rendendosi conto solo in seguito che si trattava di una fake news; esiste quindi una parte della popolazione che potrebbe non essersi mai resa conto dell’inganno.
Analizzando i dati per fasce d’età, emerge che i giovani (71%) sono i più preoccupati di essere stati ingannati dalle fake news. Tra i vari social, Facebook è ritenuto il principale veicolo di fake news, seguito da Instagram.
Il gossip è l’argomento più comune tra le fake news
Un dato interessante riguarda i temi delle fake news. Secondo il campione, il gossip è l’argomento più comune delle notizie false (34%), seguito dalla politica (31%). Tuttavia, tra chi ha riconosciuto i deepfake, la politica è risultata il tema principale (55%), seguita dall’economia (23%) e solo in terza posizione il gossip. Dato da cui emerge una preoccupazione legittima se si considerano gli allarmi riguardanti le campagne di disinformazione volte a delegittimare istituzioni e media, con l’obiettivo di influenzare l’opinione pubblica o l’elettorato in caso di elezioni.
La Russia fautrice di fake news
Il 19% degli italiani crede che si tratti di scherzi, mentre oltre la metà pensa che dietro la diffusione di alcune notizie e video falsi ci siano soggetti legati alla Russia con l’intento di destabilizzare i Paesi europei. Tuttavia, emerge anche una nota positiva: il 61% degli italiani considera l’informazione dei siti ufficiali più affidabile rispetto a quella delle varie piattaforme social. Quindi, il problema non è il fruire dell’informazione tramite internet, ma chi controlla il flusso dei contenuti.
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