Elon Musk non è certo famoso per il suo temperamento mite, molto spesso le sue parole l’hanno reso protagonista delle prime pagine dei giornali come quando ha detto agli inserzionisti l’anno scorso di “andare a farsi fottere”.
Quest’anno, sta mostrando un atteggiamento molto diverso. L’eccentrico miliardario si è reso conto che ha bisogno di introiti pubblicitari per far funzionare X, che altrimenti rischia il fallimento.
La rettifica alle sue parole di fuoco è arrivata mercoledì durante un’intervista con Mark Read al Cannes Lions International Festival, il più grande festival pubblicitario del mondo. Mentre dialogava con l’amministratore delegato del gigante del marketing WPP, Musk ha dovuto fare i conti con le esternazioni degli anni precedenti.
“A novembre ci hai inviato un messaggio. Ci hai detto di andare a farci fottere, quindi forse iniziamo da lì” ha esordito Read, senza mezzi termini. “Perché hai detto questo e cosa intendevi?”.
Così Elon Musk non ha avuto altra alternativa se non quella di ritrattare il suo commento affermando che non si rivolgeva agli “inserzionisti nel loro complesso” e che questi “certamente hanno il diritto di apparire vicino a contenuti che considerano compatibili con i loro marchi“. Ha poi aggiunto: “Un diritto che non hanno è quello di stabilire che sulla piattaforma non ci possano o non ci debbano essere contenuti sui quali loro non sono d’accordo”.
Le motivazioni dietro l’abbandono degli inserzionisti
Naturalmente, i grandi inserzionisti non hanno mai insistito affinché X – o qualsiasi altra azienda di social media – garantisse che le loro piattaforme fossero completamente prive di “contenuti problematici”. Quello che gli inserzionisti hanno manifestato è il disappunto quando la loro pubblicità a pagamento viene collocata accanto a post che incitano all’odio, cosa che X ha fatto ripetutamente.
Nel complesso, non è certo un mistero il motivo che ha spinto gli inserzionisti ad abbandonare la piattaforma. Non stiamo parlando solo delle problematiche relative al controllo dei messaggi che vengono veicolati dagli utenti, bensì le stesse esternazioni di Elon Musk.
La volubilità di Elon Musk
Il grande problema di Elon Musk è la sua volubilità, nonostante sia nota la sua capacità oratoria, troppo spesso si è lasciato andare a teorie del complotto, ha attaccato l’Associated Press e il Washington Post di essere una “macchina di propaganda dell’estrema sinistra”, ha accusato il Presidente Joe Biden di “importare gli elettori” dal Messico, ha sostenuto che la condanna di Donald Trump fosse “un abuso della legge per scopi politici”.
Queste non sono dichiarazioni a cui i grandi investitori vogliono associare il proprio marchio. Fino a quando le azioni di Musk su X non inizieranno ad essere più moderate, sarà difficile vedere i grandi marchi tornare in massa sulla sua piattaforma.