Barilla punta su ricerca e innovazione per consolidare la propria leadership sul mercato e lo fa investendo 20 milioni di euro in un nuovo polo di ricerca e sviluppo a Parma, dove ha sede la storica azienda dell’alimentare.
Nel nuovo stabilimento, che verrà inaugurato nel 2025 e si occuperà di innovazione a livello globale per tutti i brand Barilla, lavoreranno circa 200 persone, compresi nuovi assunti, che avranno la missione di studiare tutte le fasi del processo di innovazione, compresa l’analisi dei brevetti.
Barilla, che oltre alla pasta ha sviluppato negli anni una serie di prodotti nuovi tra cui il pesto alla genovese, punta molto sulla scelta delle materie prime e sulle tecnologie avanzate per creare ricette di grande qualità, con sapori equilibrati e ad alto valore nutrizionale, per intercettare i gusti delle famiglie e degli sportivi.
Proprio quello dei sughi è un settore dove la tecnologia ha un valore aggiunto, come dimostra l’esperienza del pesto, dove Barilla ha introdotto la tracciabilità del basilico attraverso un Qr code che permette al consumatore di ottenere tutte le informazioni sulla coltivazione e lavorazione della materia prima.
Un esempio di quella attenzione alla sostenibilità che aggiunge valore alla grande tradizione alimentare italiana.
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