Si è tenuta oggi, presso lo stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, la cerimonia di varo dell’unità di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) “Atlante”, che rientra nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare.
La cerimonia di varo
La cerimonia ha visto la presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, accolto dal Presidente di Fincantieri, Generale Claudio Graziano, dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Pierroberto Folgiero, e dal Direttore Generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri, Dario Deste. Hanno partecipato, fra gli altri, anche Joachim Sucker, Direttore dell’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR), e il Direttore della Direzione degli Armamenti Navali – NAVARM, Ammiraglio Ispettore Capo Giuseppe Abbamonte. Madrina della nuova unità, la signora Federica Gargano, nipote dell’Ammiraglio Romeo Oliva, già Comandante delle Forze Navali, decorato con due Medaglie d’Argento al Valor Militare.
“Atlante” è la seconda unità di questo tipo costruita per la Marina Militare
“Atlante”, che sarà consegnata nel 2025, è la seconda unità di questo tipo costruita per la Marina Militare, con la prima, nave “Vulcano” consegnata da Fincantieri nel 2021. Garantirà supporto logistico alla componente navale nazionale possedendo capacità operative in svariati settori: difesa di interessi vitali del Paese, difesa degli spazi Euro-Atlantici, contributo alla realizzazione della pace e della sicurezza internazionali, concorsi e compiti specifici inclusi assistenza in caso di pubblica calamità.
Le unità di supporto logistico si inseriscono nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare, commissionato al Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) costituito da Fincantieri e Leonardo, e si distinguono per il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili ed efficienti nei diversi profili di utilizzo. In particolare, queste unità potranno essere utilizzate in modo complementare anche in attività non prettamente militari quali per esempio di supporto alla Protezione Civile in operazioni di aiuto umanitario e soccorso. Hanno inoltre un basso impatto ambientale grazie all’adozione di avanzati sistemi di generazione e propulsione a bassa emissione inquinante (generatori e motori elettrici di propulsione) e di controllo degli effluenti biologici.