Mountain View non si è di certo fatta intimidire dalle ultime novità della concorrenza. Ieri durante la Google I/O, conferenza annuale dedicata agli sviluppatori e principale appuntamento che la società sfrutta per raccontare cosa sta facendo, sono state davvero tante le novità presentate.
Intelligenza artificiale al centro dello sviluppo
Al centro l’intelligenza artificiale, come si poteva immaginare, che si inserisce nel motore di ricerca con l’introduzione di Overviews, il quale consentirà agli utenti di avere delle risposte complete generate dall’intelligenza artificiale prima dei canonici risultati di ricerca. Al momento sarà però disponibile solo negli Stati Uniti.
Il motore di ricerca resta il centro del progetto degli sviluppatori Google
L’azienda ha inoltre evidenziato miglioramenti nella ricerca, consentendo agli utenti di porre domande in modo più naturale e mirato, fornendo varie versioni delle risposte, come risultati approfonditi o riepilogativi.
Può anche fornire suggerimenti mirati, ad esempio consigliare ristoranti adatti ai bambini in determinate località, o notare cosa potrebbe esserci di sbagliato in un prodotto, come una fotocamera, registrando un video del problema tramite Google Lens.
Tutte le nuove funzionalità hanno come obiettivo chiave quello di semplificare la ricerca su Google.
Ad arricchire la famiglia Gemini arriverà 1.5 Flash pensato per essere più veloce ed efficiente del precedente 1.5 Pro. Quest’ultimo sarà disponibile in italiano per chi ha l’abbonamento Gemini Advanced.
Man mano che l’azienda aumenterà la propria impronta sull’intelligenza artificiale, ha affermato che introdurrà ulteriori protezioni per ridurre potenziali usi impropri. A questo proposito Google sta espandendo la sua funzionalità SynthID già esistente per rilevare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Project Astra il futuro degli assistenti AI
L’azienda ha annunciato “Project Astra”, definito dal manager di Google come “il futuro degli assistenti AI”: nel video che è stato presentato al pubblico durante l’evento, il nuovo sistema ha dimostrato una capacità di risposta incredibile.
Ulteriori innovazioni nel campo dell’Intelligenza Artificiale generativa includono Veo e Imagen. Veo è un modello progettato per la generazione di video di alta qualità che superano la durata di un minuto, presentando una varietà di stili diversi.
Questo avanzato sistema consente la creazione di filmati con una qualità sorprendente, ampliando le possibilità creative nel mondo del video.
Imagen, d’altra parte, è un modello text-to-image che sfrutta l’intelligenza artificiale per creare foto realistiche.
Questa tecnologia rappresenta un significativo passo avanti nella capacità di generare immagini partendo da testo, offrendo un’ampia gamma di applicazioni in settori come l’arte, il design e la produzione di contenuti digitali.
Gems la versione customizzabile di Gemini
Inoltre, va menzionata anche Gems, una versione customizzabile di Gemini. Questo avanzato sistema permette agli utenti di adattare e personalizzare l’esperienza di Gemini secondo le proprie esigenze e preferenze specifiche.
Gemini, come altri strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT, è addestrato su vaste quantità di dati online. Gli esperti mettono da tempo in guardia sulle carenze degli strumenti di intelligenza artificiale, come il rischio di imprecisioni, pregiudizi e la diffusione di disinformazione.
Ora bisogna solo attendere la risposta degli utenti alle nuove funzionalità. L’attesa per vedere come “AI Overviews” trasformerà l’esperienza di ricerca quotidiana è alta, così come le aspettative verso quale impronta Google deciderà di dare all’innovazione tecnologica nel campo dell’intelligenza artificiale.
Editori in allarme, le critiche al nuovo progetto per il motore di ricerca
Non sono mancate le preoccupazioni e i dubbi dei siti di informazione a cui Google ha risposto dicendo di voler “continuare a concentrarsi nel mandare traffico che abbia valore agli editori e ai creators”.
Con le novità introdotte, gli utenti potrebbero non dover più fare clic sui link nei risultati di ricerca per ottenere le informazioni desiderate. Google quindi farà la ricerca al posto loro, e se in un primo momento può sembrare un’iniziativa rivoluzionaria, la novità rappresenta un problema per gli editori poiché molti di loro vedranno una diminuzione del traffico sul loro sito, con conseguente perdita di lettori e ricavi.
Dopotutto, perché un utente dovrebbe “perdere tempo” a fare clic su un link quando Google è in grado di raccogliere e presentare le informazioni rilevanti attraverso la sua AI?
Questa situazione pone una sfida importante per i media, che dovranno elaborare nuove strategie per mantenere il loro pubblico coinvolto e attrarre traffico sul proprio sito nonostante la concorrenza delle piattaforme di ricerca avanzate come Google.
Potrebbero essere necessari aggiornamenti tecnologici per adattarsi a questo cambiamento nel comportamento degli utenti e nella dinamica dei risultati di ricerca.
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