Imprese italiane e statunitensi, Autorità di sistema portuale e operatori leader della logistica e del trasporto via mare si sono incontrati in questi giorni a New York in una missione coordinata da Intesa Sanpaolo e dedicata alla promozione del ruolo strategico dei porti italiani nel Mediterraneo attraverso la Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno e le Zone Logistiche Semplificate del Centro Nord.
L’obiettivo di attrarre investimenti esteri nel sistema infrastrutturale di filiera italiano per rafforzare la competitività del Paese conferma la Banca quale aggregatore tra mondo imprenditoriale e istituzioni pubbliche. Un percorso che ha spinto la Banca guidata d Carlo Messina a organizzare in questi anni un roadshow internazionale che vede a New York la prima missione italiana di ZES e ZLS verso gli Stati Uniti dopo le tappe in Germania, Emirati Arabi Uniti e Cina, con il consolidamento delle relazioni commerciali e del posizionamento internazionale delle imprese italiane caratterizzate da una forte propensione a esportare le proprie eccellenze in nuovi mercati.
L’iniziativa, ideata e realizzata dalla Divisione Banca dei Territori e dalla filiale di New York della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Propeller Club italiano e SRM – Centro Studi collegato al Gruppo, ha visto la partecipazione del Console Generale italiano a New York, di delegati associativi e istituzionali del sistema portuale e marittimo italiano, e di numerose imprese del nostro Paese.
Con questa serie di incontri a New York, Intesa Sanpaolo – che nell’ambito del più ampio programma da 410 miliardi di euro previsto a sostegno del PNRR e delineato nelle linee strategiche dal CEO Carlo Messina – rafforza il suo ruolo di principale banca di riferimento del settore e punta a favorire un’ulteriore espansione della presenza americana in Italia, soprattutto nella filiera dell’economia del mare.
Grazie alle sinergie tra le Banche e le Divisioni del Gruppo, insieme a Desk specializzati su settori strategici come l’energia e lo shipping, sono già stati finanziati investimenti diretti e indiretti per oltre 6 miliardi di euro, sostenendo l’attrattività delle aree portuali in posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali. Un risultato che si fonda su linee di finanziamento garantite e a tassi agevolati, insieme ad un sistema di vantaggi fiscali e di semplificazione operativa e amministrativa destinata agli investimenti per ZES e ZLS.
Il supporto della Banca al sistema della portualità italiana si traduce in particolare in: advisory specializzata per accompagnare le imprese nell’accesso a bandi nazionali e internazionali; prodotti e servizi a sostegno degli accordi strategici di filiera con le principali filiere logistiche del territorio anche attraverso il “Programma Sviluppo Filiere”; attività di promozione sul territorio, attraverso l’organizzazione – con principali imprese logistiche e autorità portuali – di eventi fisici e virtuali per ingaggiare imprese/investitori e sensibilizzare la clientela alle opportunità disponibili, anche grazie alla collaborazione con SRM – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo specializzato in trasporti marittimi e logistica; accordi di collaborazione con i rappresentati istituzionali della ZES del Mezzogiorno, delle ZLS del Centro Nord e delle principali autorità portuali con la finalità di favorire lo sviluppo dei territori
“L’attenzione del mercato statunitense al sistema logistico-portuale italiano, oggi più che mai strategico per le rotte marittime e degli interscambi commerciali del Mediterraneo – ha detto Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo – consolida la storica relazione con il nostro Paese e mette in risalto le grandi potenzialità di sviluppo delle filiere produttive e logistiche della ZES meridionale e delle ZLS del Centro Nord. Intesa Sanpaolo sostiene fattivamente lo sviluppo dell’economia marittima e del sistema portuale italiano, ha già erogato 6 miliardi di euro di finanziamenti diretti e indiretti a sostegno di tali investimenti, puntando sulle sinergie di Gruppo e sull’interesse di aziende e investitori stranieri sensibili ai vantaggi fiscali e amministrativi previsti”.