Vedremo come finirà la contesa tra l’Antitrust, che ha aperto una istruttoria per presunte pratiche commerciali scorrette, e l’Enel che ha già replicato di avere agito correttamente. La vicenda, di cui ha scritto anche Milena Gabanelli sul Corriere della Sera, occupa sempre di più l’attenzione dei media dopo le numerose denunce pervenute all’Autorità da consumatori e microimprese che hanno lamentato bollette molto elevate senza adeguata informazione.
La società guidata da Flavio Cattaneo, infatti, ha comunicato l’adeguamento tariffario unilaterale via mail, da cui le bollette con un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas ed energia elettrica, ma molti clienti hanno dichiarato di non avere ricevuto le informative sulla revisione dei contratti per poter esercitare il recesso; informative finite talvolta nello spam.
Di fronte a queste lamentele, relative ai cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023-gennaio 2024, Enel ha replicato in una nota “di avere sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonché della disciplina contrattuale. Enel Energia confida di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento”.
In effetti, spam a parte, è sufficiente una sola mail per applicare al consumatore una diversa tariffazione, anche se molto ma molto più elevata. Ed è questo forse il punto più critico della vicenda, di cui Enel non è ovviamente colpevole ma consapevole, dal momento che su richiesta ha concesso ai consumatori dei piani di rateizzazione delle bollette.
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